Oggi, al lavoro, una collega: “Avessi la bacchetta magica non torneresti giovane domani?”. “Ma neanche se mi pagano, con la fatica che ho fatto per arrivare fino a qui!”. “E tornare giovani, ma sapendo quello che sappiamo oggi?”. “Che senso ha essere giovani e non fare cazzate?”. “No, guarda, io subito. Dove devo firmare?”. Mi guardo le rughe allo specchio: quelle profonde, le rughe dei pensieri. Quelle quasi invisibili, una per ogni scelta sbagliata. Quelle delle risate e dei pianti. Sorrido. Le rughe si muovono, si animano sul mio volto. Testimoni di sogni, delusioni, speranze, lutti, amori, paure, rinascite, gioie e dolori ai quali non rinuncerei per nulla al mondo. Il mio corpo che non è più fresco e tonico. Il mio spirito che non è più vergine. Tutto si ribella all’idea di vivere con saggezza la giovinezza, di ripercorrere la vita su strade diverse.
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Sarah SajettiParole e immagini ArchiviCategorie |